L’Acidemia Metilmalonica con Omocistinuria è un difetto congenito del metabolismo della vitamina B12 (cobalamina) che si manifesta, perlopiù in età neonatale, con anemia megaloblastica, letargia, ritardo della crescita e dello sviluppo, deficit cognitivo e convulsioni, deterioramento neurologico acuto e retinico. Più raramente esordisce durante l’infanzia o l’adolescenza, con sintomi psichiatrici o con un quadro di degenerazione del midollo.
Si tratta di una malattia metabolica appartenente al gruppo delle acidurie organiche, caratterizzate dalla disfunzione del metabolismo di alcuni aminoacidi. Nello specifico, i difetti rientrano nei disturbi della rimetilazione ed hanno in comune l’impossibilità di riconvertire correttamente l’omocisteina in metionina. A causa di ciò, nel sangue il livello dell’omocisteina è elevato mentre quello della metionina è ridotto. Dunque, il ciclo della metionina (ricavata dagli alimenti, trasformata in omocisteina e quindi riconvertita in metionina) è interrotto e risultano disturbate numerose importanti funzioni dell’organismo a causa dei livelli elevati di omocisteina.
I difetti di cblC, cblF e cblJ colpiscono sia il ciclo dell’omocisteina-metionina sia quello dell’acido metilmalonico (MMA). Risulta pertanto compromessa anche l’eliminazione dalle cellule del corpo del MMA, i cui livelli nel sangue e nelle urine, se elevati, possono provocare ulteriori complessi problemi di salute.